Si è svolta ieri pomeriggio l’inaugurazione della mostra d’arte e medicina Fragmenta Curae allestita presso i nuovi studi medici della Casa di Cura “Di Lorenzo” di Avezzano.
L’evento, inserito in un progetto avviato dalla dott.ssa Lucia Di Lorenzo in collaborazione con il dott. Alessandro Franceschini, con lo scopo di promuovere la narrazione di vissuti di malattia e di cura attraverso l’arte, ha visto la partecipazione di numerosi artisti che, a seguito della selezione effettuata dalle giurie di esperti del concorso, esporranno le loro opere per tre mesi, fino a settembre, negli spazi della Clinica. Un momento particolarmente toccante è stato il ricordo del maestro Domenico Colantoni, inizialmente membro della giuria per la Pittura e la Fotografia, al quale sarà legata una menzione speciale che verrà attribuita ad una delle opere in mostra da parte della famiglia dell’artista marsicano. Alla presenza del folto pubblico intervenuto, sono state dunque rese note le classifiche dei partecipanti per ogni sezione in concorso.
- Il premio assoluto di pittura è stato assegnato dalla giuria all’artista Evita Andùjar la quale ha presentato l’opera intitolata “Liquidi 5”. Una menzione speciale è stata attribuita alla studentessa del Liceo Artistico “V. Bellisario” di Avezzano Giada Leonardi, che ha partecipato con l’opera polimaterica “Nodo”.
- Per la sezione di fotografia un ex aequo ha portato la giuria a dividere il premio assoluto previsto tra due giovani artiste, Graziella Romeo con “Autoritratto” e Karina Bikbulatova con “Il grido muto”.
- È stata infine comunicata anche la classifica degli elaborati di scrittura, facendo risultare prima in classifica Valeria Ruotolo, medico del Policlinico universitario Tor Vergata di Roma con il racconto “Cominciare a correre”.
Il comitato organizzatore, costituito dal responsabile scientifico Alessandro Franceschini, dal fotografo Gianfranco Fortuna e dal chirurgo Pasquale Simone, ha poi annunciato altri eventi che nei prossimi mesi verranno promossi dalla Casa di Cura “Di Lorenzo”, sempre legati al progetto Fragmenta Curae, ovvero un innovativo corso di formazione per professionisti della salute basato su pratiche di strategia di pensiero visuale (Visual Thinking Strategies) in collaborazione con il Laboratorio Arte e Medical Humanities della facoltà di Farmacia e Medicina della Sapienza di Roma e una conferenza su “Michelangelo anatomico”, in occasione della quale verrà presentata anche la pubblicazione realizzata dalla Croce Rossa Italiana con gli elaborati scritti ritenuti degni dalla giuria del concorso insieme al catalogo della mostra.
L’investimento da parte della Casa di Cura “Di Lorenzo” nel campo delle Medical Humanities e più nello specifico della Medicina basata sulla narrazione, rappresenta una testimonianza importante di come le scienze umane possano offrire il loro apporto all’arte della cura, rendendo i percorsi clinico-assistenziali sempre più personalizzati e restituendo alla sanità il suo volto più autentico di pratica scientifica a servizio dell’uomo.
Si riportano: la composizione delle giurie di esperti; le classifiche complete delle sezioni in concorso elaborate, con l’indicazione dei nominativi di tutti i partecipanti e i giudizi dei vincitori dei premi assoluti.
Giuria sezioni ordinarie di Pittura e Fotografia
Simona Antonacci, storica dell’arte Centro di Fotografia del Dipartimento MAXXI Architettura di Roma
Alberto Cicerone, architetto e artista
Vincenza Ferrara, storica dell’arte esperta di Visual Thinking Strategies Università La Sapienza di Roma
Gianfranco Fortuna, fotografo esperto di progetti e video documentazione nel campo dell’arte
Alessandro Franceschini, filosofo specializzato in Medical Humanities e Narrative Based Medicine
Marcello Guido Lucci, medico specialista in ginecologia e ostetricia pittore ed esperto d’arte
Licia Montagna, docente esperta di Medical Education Università Humanitas di Milano
Pasquale Simone, medico specialista in chirurgia generale cultore di storia, letteratura e arte
Maria Grazia Tolomeo Speranza, storica dell’arte direttrice di musei e curatrice di mostre
Giuria sezione speciale di Scrittura
Elena Caccia, giornalista cultrice di Medicina Narrativa
Stella Carella, docente di filosofia specializzata in Medicina Narrativa
Roberta Di Pascasio, scrittrice responsabile agenzia letteraria “Ponte di carta”
Lorenza Garrino, ricercatrice scienze infermieristiche esperta di Medicina Narrativa Università di Torino
Francesca Memini, filosofa e blogger esperta di Medicina Narrativa
Gianpiero Nicoli, avvocato cultore di teatro, cinema, letteratura e arte
Federico Pianzola, ricercatore di letteratura italiana contemporanea Università di Milano Bicocca
Classifica Sezione ordinaria Pittura
Evita ANDÙJAR (Liquidi 5) prima classificata, vincitrice premio assoluto
Emanuele MORETTI (Autoritratto di una cellula) secondo classificato
Francesca DE BARTOLO e Sophia MERINGOLO (L’arte della cura) terze classificate
Graziella GAGLIARDI (Angeli) quarta classificata
Nicola LIBERATI (Percorsi – dittico) quinto classificato
Giada LEONARDI (Nodo) menzione speciale
Altri partecipanti selezionati (in ordine alfabetico):
Alessia Croce – Vanessa Croce – Alessandra D’Antiochia – Fabio De Santis Scipioni – Margherita Farina - Alessandro Ferrari – Germana Galdi – Ingrid Gualtieri – Manuelita Iannetti – Franca Persia – Stefania Pinci Francesca Strino – Chiara Tozzoli – Carlo Zara
EVITA ANDÙJAR - Liquidi 5
L’opera pittorica nella sua complessità, offre molteplici suggestioni. I corpi umani “liquidi” e gli elementi della natura, come se si fondessero gli uni agli altri, sono sostenuti e messi in relazione simbiotica da un unico cuore o fuoco generatore dal quale dipartono arterie e tendini, strade foriere di linfa vitale in una concezione olistica ed empatica dell’organismo. Il prendersi cura si esplica in una visione spirituale e mistica, trascendente ma allo stesso tempo ancorata alla terra. Grande abilità tecnica è stata utilizzata per rendere plastico il pensiero, caricandolo di forti connotazioni contemporanee attraverso tratti di astrattezza e relatività. Esempio virtuoso di arte figurativa che, come sintomo e simbolo di un’epoca e cultura, riesce ad incarnare lo spirito del tempo in maniera paradigmatica e particolarmente evocativa.
GIADA LEONARDI - Nodo
Numerosi sono i significati e le valenze simboliche attribuibili al soggetto rappresentato dall’artista nella sua opera. Il nodo rappresenta un’idea archetipica ed ancestrale radicata in profondità nell’universo umano e, in particolare, in molti dei suoi processi mentali basilari: tale immagine è capace di risvegliare rapidamente una miriade di concetti e sensazioni, anche di notevole complessità. Non ultimo il riferimento all’ambito prettamente medico, dove il nodo può rappresentare, ad esempio, una manovra chirurgica essenziale alla sopravvivenza oppure, andando più in profondità, la traiettoria stessa di malattia e di cura rappresentata dai tre pannelli congiunti, tra un prima oscuro, un presente traumatico e un dopo risanato.
Classifica Sezione ordinaria Fotografia
Graziella ROMEO (Autoritratto) prima classificata ex aequo, vincitrice premio assoluto
Karina BIKBULATOVA (Il grido muto) prima classificata ex aequo, vincitrice premio assoluto
Annalisa DE BLASIS (Donne in rinascita) seconda classificata
Luigi DI GIOIA (Healing #1, #2, #3) terzo classificato
Germana GALDI (Riflessi e trasparenze) quarta classificata
Aurora GUALTIERI (Distorsione) quinta classificata
Altri partecipanti selezionati (in ordine alfabetico):
Elisabetta Marcelli – Giuseppe Mongiello – Carmen Morelli – Luca Stornelli
BIKBULATOVA KARINA - Il pranzo è pronto, Il grido muto, Uno sguardo all’infinito
L’obiettivo fotografico dell’artista coglie particolari attimi di vita di alcuni ammalati in una struttura sanitaria del proprio Paese di origine, caricandoli di particolare significato attraverso i titoli attribuiti agli scatti. Una certa tensione lirica caratterizza lo sguardo che riesce ad aprirsi a sentimenti di vicinanza e partecipazione empatica da parte dell’osservatore rispetto ai soggetti ritratti e alle loro condizioni esistenziali.
ROMEO GRAZIELLA - Autoritratto
L’opera, probabile metafora della frammentazione dell’identità personale a seguito di un evento traumatico, propone una suggestiva prospettiva di ricomposizione del sé che comunque lascia il segno e, dunque, integra il vissuto di malattia nella propria storia di vita. Il volto per certi versi trasmette pathos e drammaticità, ma allo stesso tempo il tutto è fissato in un’immagine sublimata dalla capacità tecnica dell’artista.
Classifica Sezione speciale Scrittura
Valeria RUOTOLO (Cominciare a correre) prima classificata
Laura BINELLO (L’anima incontinente) seconda classificata
Emilia DE VECCHIS (Fratello mio) terza classificata
Arianna CAPUTO (Trecce di parole) quarta classificata
Liana PIVETTA (La miglior cura) quinta classificata
Altri partecipanti selezionati (in ordine alfabetico):
Roberta Bramante – Cinzia De Matteis – Filomena Fidanza – Ludovico Iaconianni – Giuseppe Mongiello - Paola Olmi – Fatima Parravano – Iva Passalacqua – Guglielmo Sorbi – Denise Vacca